Credito d’ Imposta Formazione 4.0

Scopri come ottenere il bonus Formazione 4.0 attraverso il credito di imposta, le spese finanziabili e i requisiti per ottenerlo

Noi di MAC Formazione ci occupiamo di tutto quello che serve per erogare la Formazione 4.0 ed ottenere il credito di imposta.

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Cos’è e cosa finanzia il bonus formazione 4.0

Il Bonus Formazione 4.0 rappresenta una forma finanziaria che si serve del credito d’imposta per offrire un supporto a tutte le imprese che intendano attuare, sviluppare o più in generale investire nella trasformazione digitale della propria identità commerciale.

Il Bonus Formazione 4.0 è stato, infatti, introdotto dalla Legge di Bilancio del 2018 (L. 205/2017) approvata con Decreto Interministeriale 4 maggio 2018 che riguardava l’allora ambito del Piano Nazionale Industria 4.0 oggi integrato nel Piano Nazionale Transizione 4.0 che è stato ulteriormente confermato anche nel nuovo biennale di politica industriale grazie alla Legge di Bilancio 2021 (L.178/2020).

Il Bonus Formazione 4.0 rappresenta quindi uno dei mezzi più importanti per conseguire un obiettivo molto preciso: formare, o consolidare in alcuni casi, le competenze dei vari dipendenti in ambito tecnologico per poter essere pronti ad un’abilitazione più completa nell’industria 4.0 riferibile alla cosiddetta fabbrica della quarta rivoluzione industriale. Si tratta infatti di un sistema produttivo in cui le dimensioni fisiche e digitali sono strettamente interconnesse. L’Internet of Things rappresenta quindi il quarto stadio dopo la fabbrica a vapore, la catena di montaggio, l’elettronica automatizzata.

L’industria 4.0 punta quindi alla formazione di una rete di dispositivi che, sfruttando la connessione ad Internet, interagiscono e scambiano tra di loro informazioni e dati utili tramite i sensori di cui sono dotati. Tali dati sono la base per la creazione di software e architetture computazionali che diverranno ben presto gli strumenti più indicati per prendere decisioni importanti allo scopo di ottimizzare il ciclo di vita di un servizio o di un prodotto.

Da qui, l’importanza di agevolare da un punto di vista fiscale e strategico le aziende che si impegnano nella formazione dei propri dipendenti per un’industria 4.0.

MAC Formazione offre un servizio di formazione 4.0 oltretutto curando in modo professionale tutte le incombenze burocratiche derivanti dall’accesso al credito d’imposta per il Bonus Formazione 4.0.

Quali sono le attività di formazione finanziata

In primo luogo, occorre ricordare che lo scopo del Bonus Formazione 4.0 è quello di preparare all’industria di ultima generazione.

  1. Le attività di formazione che rientrano in questo progetto sono quindi destinate al personale dipendente dell’impresa che intende accedere al bonus e riguardano le tematiche dei big data con analisi dei dati e del significato dimensionale e pratico degli stessi, l’analisi di tutta la struttura degli archivi in cloud con le relative informazioni circa il fog computing.
  2. Seguono poi tematiche più aderenti al mondo della sicurezza informatica con la cyber security senza dimenticare i sistemi cyber-fisici.
  3. Oltre a queste grandi tematiche, ritroviamo la prototipazione rapida, la realtà virtuale o realtà aumentata, i sistemi di visualizzazione per arrivare alla vera e propria robotica avanzata che diventa sempre più collaborativa.
  4. Di qui l’importanza dello studio di tematiche come l’interfaccia uomo-macchina.
  5. Altro grande ambito in totale ascesa, la manifattura additiva con l’avvento delle stampe 3D.
  6. Si arriva quindi ai grandi temi dell’Internet of Things con l’integrazione dei processi aziendali e digitali.

Come funziona, a chi spetta e i requisiti

Le modalità con cui si accede a tale credito d’imposta sono relativamente semplici.
In primo luogo, è importante chiarire quali sono i soggetti che vengono contemplati in questo progetto nazionale.

Il Bonus Formazione 4.0 riguarda, innanzitutto, le imprese residenti in Italia con l’inclusione di tutte le realtà o stabili organizzazioni appartenenti a soggetti non residenti nello stato italiano. Questa inclusione non si basa su una classificazione né di natura giuridica, né dimensionale.

Non si menzionano inoltre altri requisiti in merito al settore economico in cui l’impresa opera né al regime contabile che adotta o dal sistema di determinazione reddituale per fini fiscali.

Mentre questi sono i requisiti di massima per essere ammessi nel piano di cui stiamo trattando, è bene sottolineare la presenza di alcuni requisiti necessari che diventano più selettivi per poter ricevere il bonus.

  • Tra i principali requisiti necessari citiamo in primo luogo il rispetto della normativa riguardante la salute e sicurezza sul posto di lavoro che si attua oggi principalmente con il versamento dei contributi assistenziali e previdenziali a favore di ogni dipendente regolarmente assunto.

Procedendo nell’analisi dei requisiti necessari, lo stato seleziona le imprese in modo da favorire tutte le imprese che possono sfruttare al massimo tale bonus.

  • Per questo motivo vengono escluse tutte le imprese in liquidazione volontaria, le imprese che hanno avviato la procedura fallimentare o, in ultimo, le imprese con sentenze pendenti di liquidazione coatta amministrativa in atto;
  • Vengono, poi, escluse anche le imprese in stato di concordato preventivo assieme ad altre procedure concorsuale;
  • L’ultima classe di imprese escluse riguarda inoltre le imprese interdette all’azione commerciale da sentenza definitiva come recita il decreto legislativo 8 del giugno 2001 n.231. Volendo fare una precisazione in merito ai soggetti esclusi occorre ricordare che vengono altresì escluse le società che l’articolo 2 al punto 18 definisce in stato di difficoltà. Per questo motivo sono escluse le società a responsabilità limitata se queste ultime abbiano perso una quota maggiore della metà del capitale sottoscritto per ragioni diverse assoggettabili a perdite cumulative. In molti casi, infatti, la deduzione delle perdite calcolata sulle riserve restituisce un valore negativo in bilancio e proporzionalmente inferiore alla metà del capitale sottoscritto.

Tra i soggetti esclusi vengono ulteriormente citate le società in cui vi siano soci con responsabilità illimitata riferita a debiti di società (da non considerarsi di pari stato con le piccole e medie imprese con meno tre anni di vita) che abbiano perso oltre la metà dei fondi personali per perdite cumulate.

Per quello che riguarda le piccole imprese e le medie imprese, il Bonus Formazione 4.0 presenta un prospetto generale con cui decidere chi far rientrare nel progetto e chi no. Per le PMI, infatti, il rapporto tra debito e patrimonio netto contabile dev’essere superiore a 7,5 mentre il quoziente di copertura degli interessi o EBITDA/interessi, dev’essere inferiore a 1,0.

Tra le ultime citate compaiono le imprese oggetto di aiuti per salvataggi economici che siano ancora in stato di insolvenza del prestito o della garanzia. Per avere maggiori informazioni a riguardo è possibile usufruire dei servizi posti a disposizione da MAC Formazione.

In che modalità può esser svolta la formazione 4.0 e quali tematiche possono essere studiate

In Sede

Le attività formative devono essere svolte all’interno della struttura sia da personale dipendente che, in assenza di questo, da soggetti esterni con accreditamenti per lo svolgimento di tali attività presso la regione o provincia autonoma nella quale l’impresa opera o ha sede legale

In Università

Le attività potranno inoltre essere svolte in altri stabilimenti come università pubbliche o private anche da soggetti in possesso del relativo accreditamento facente capo al regolamento CE 68/01 approvato dalla Commissione nel 12 gennaio 2001.

Online

Inoltre, dal 2020 l’ attività di formazione 4.0 è possibile effettuarla anche nella modalità FAD (Formazione A Distanza) su una piattaforma digitale di tipo certificato.

Tali attività potranno riguardare uno o più ambiti aziendali elencati nel prospetto della legge.

Nel primo ambito, denominato dalla lettera a, si potranno consultare le tematiche inerenti alla vendita e il marketing con ulteriori approfondimenti in tema di acquisti, gestione del magazzino e del commercio sia al dettaglio che all’ingrosso, focus sui servizi ai consumatori assieme a varie ricerche di mercato.

Nell’ambito denominato dalla lettera b, rientrano invece tutte le tematiche riguardanti l’informatica. Si approfondiranno quindi le analisi dei sistemi informatici con le relative implicazioni nel mondo dell’industria e del commercio, l’elaborazione elettronica dei dati con i vantaggi che possono derivare per l’impresa, la formazione dei vari amministratori di rete indispensabili nel campo dell’industria 4.0 per poi arrivare alla vera e propria progettazione di sistemi informativi o operativi. Le menzioni ai software per lo sviluppo e gestione dei beni funzionali nel mondo della trasformazione tecnologica sono quindi immancabili.

Nella sezione caratterizzata dalla lettera c del Bonus Formazione 4.0, rientrano poi le tecniche e tecnologie di produzione. Qui si farà riferimento alla fabbricazione di armi da fuoco, alla fabbricazione di stampi e utensili di vario genere, alle tecniche più recenti nella fusione di metalli per la costituzione di stampi, tutto quello che riguarda l’idraulica, l’ingegneria meccanica e metallurgica e la lavorazione delle lamiere.

Si prosegue poi con la meccanica di precisione, relativa a tutte le operazioni di saldatura e lavorazione a macchina dei metalli.

Non mancano poi la siderurgia, la distribuzione di gas ed energia nucleare assieme alla climatizzazione e all’ingegneria climatica ed elettrica. Da quest’ultima derivano importanti implicazioni sulla manutenzione e installazione di linee elettriche, sulla riparazione di strumenti elettrici per poi arrivare alla più generale elettronica delle telecomunicazioni.

Tra le varie materie vengono contemplate la conduzione di impianti e la fabbricazione e utilizzo di macchinari di trasformazione.

Spostandoci sul reparto dell’ingegneria, il Bonus Formazione 4.0 comprende l’ingegneria di controllo e più in generale la robotica e i sistemi di comunicazione.

Sono altresì menzionate le biotecnologie, la realtà relativa agli impianti di trasformazione, l’ingegneria chimica, i processi petroliferi e petrolchimici e le tecniche di chimica dei processi.

Oltre alla cantieristica navale, vengono menzionate l’automobilistica e la motociclistica con riferimenti alla vera e propria progettazione degli aeromobili e veicoli.

Il decreto cita inoltre l’agricoltura di precisione, la lavorazione e conservazione degli alimenti, la scienza e le tecnologie alimentari, la lavorazione delle pelli e del cuoio e la preparazione dei capi d’abbigliamento in merito all’intero settore della sartoria, della selleria e della tessitura industriale. In questo settore non vengono escluse la preparazione e filatura della lana.

Riguardo alla lavorazione delle materie prime non mancano i riferimenti alla ceramica industriale, all’ebanisteria, alla fabbricazione di mobili e della falegnameria non edile oltre alla curvatura del legno. Assieme alla lavorazione della ceramica vengono ricordati anche il vetro, la plastica e la carta.

Si passa, poi, ai materiali nobili con la produzione di diamanti su scala industriale oltre all’estrazione di petrolio e gas e a materie grezze di vario genere.

Si contemplano inoltre l’ingegneria geotecnica e mineraria assieme alla cartografia o agrimensura.

Nel campo edile si ricordano inoltre la progettazione delle strutture architettoniche fino ad arrivare alla progettazione e pianificazione delle città e dei centri urbani che comprende inoltre la costruzione di ponti, strade con relativi servizi.

Ad ogni modo per conoscere quali siano le condizioni di ammissione e avere un contatto diretto con un esperto in materia, MAC Formazione mette a disposizione tutta la sua competenza per chiarire qualsiasi dubbio e accompagnare ogni impresa nei vari step per accedere al Bonus Formazione 4.0

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Autorizzo trattamento dati personali secondo art. 13 d.lgs. 196/03 e il regolamento UE 2016/679 del parlamento Europeo e del Consiglio del 27 Aprile 2016.*
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Quali sono le spese ammissibili

Il bonus formazione 4.0 contempla 3 tipologie di spese ammissibili:

Spese di Personale

Trattandosi di spese per il personale, si fa riferimento ai formatori di cui le imprese si avvalgono per attuare i corsi di adeguamento tecnologico relativo al progetto. Le spese di personale sono relative ai costi che l’impresa sostiene per le ore di insegnamento oltre alle spese indirette che riguardano la locazione degli stabilimenti e le spese amministrative;

Costi dei Servizi di Consulenza Connessi al Progetto

Nei costi di consulenza, poi, si fanno rientrare i costi relativi al pagamento di personale dipendente che ha fornito la propria competenza con status di docente o tutor nel progetto di formazione;

I Costi di Esercizio Relativi ai Formatori e i Discenti

Ai costi di esercizio, viceversa, si fa capo in quanto i discenti e i formatori sopportano spese relative agli spostamenti (spese di viaggio), l’impresa stessa ha costi di esercizio relativi ai materiali e a tutta la strumentazione atta alla formazione. Da questa voce vengono però escluse le spese relative all’alloggio laddove le stesse non siano riferibili a lavoratori che presentano particolari disabilità.

Come accedere al credito d’imposta Formazione 4.0

Per accedere al credito d’imposta è sufficiente effettuare una relativa comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico che citi le informazioni utili per la valutazione complessiva della diffusione ed efficacia di tale incentivo.

Non bisogna dimenticare che il Bonus Formazione 4.0 dev’essere indicato nella propria dichiarazione dei redditi relativamente al periodo in cui le spese sono state sostenute, tale incentivo infatti può essere sfruttato in compensazione con decorrenza dal periodo successivo a quello in cui si sono registrate le spese ammissibili precedentemente citate. Tutto ciò avviene tramite la presentazione di un modello F24 direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Le spese saranno considerate ammesse al bonus solo se certificate dal soggetto incaricato alla revisione legale dei conti.

Tale documento d’essere necessariamente allegato al bilancio anche se l’impresa non è soggetta a revisione. La spesa sostenuta per la revisione è ammissibile ad incremento sotto i 5000 euro.

Va ricordato che le imprese che beneficiano del bonus dovranno poi redigere una relazione sulle varie organizzazioni e contenuti esposti nei corsi di formazione assieme alla documentazione contabile e ai registri sottoscritti da discenti e tutor.