

Sicurezza, salute e lavoro, tre termini con i quali abbiamo a che fare ogni giorno e che spesso si intersecano tra di loro. Un paese realmente evoluto deve per forza di cosa essere all’avanguardia sia dal punto di vista culturale che da quello normativo, soprattutto quando si parla di formazione dei lavoratori in materia di sicurezza.
Questo processo di modernizzazione trova le sue radici già a partire dalla fine dell’800, periodo nel quale si dava quasi per scontato il verificarsi giornaliero di incidenti sul lavoro (e riguardo la tematica del lavoro minorile la situazione era pure peggiore, in quanto non realmente regolata).
Molta acqua è passata sotto i ponti, fortunatamente, e tanto si è fatto per garantire non solo la sicurezza del lavoratore, ma anche per creare una consapevolezza nei lavoratori stessi dell’importanza di apprendere norme e comportamenti da attuare per prevenire casi di infortunio.
La grande innovazione si ha comunque a partire dagli anni’80 del secolo scorso, quando si inizia a parlare non solo di reale prevenzione degli infortuni sul lavoro, ma soprattutto di prevenzione delle malattie generate dalla condizione lavorativa stessa (si può con il tempo arrivare a soffrire di patologie dovute a situazioni di stress sul lavoro, o se in presenza di particolari condizioni lavorative potenzialmente nocive protrattesi nel tempo).
Dal punto di vista normativo si ha un quadro ben definito di quelle che sono le regole e le metodologie da applicare nel momento in cui si ha a che fare con l’uso di attrezzature pericolose o di grossi macchinari, oltre al corretto uso della segnaletica di sicurezza.
La differenza sta soprattutto nell’attuazione di queste regole, dato che in determinate aziende che trattano materiali pericolosi si ha una consapevolezza reale dell’importanza di avere dei lavoratori preparati ed attenti a saper riconoscere i pericoli nel loro luogo di lavoro; la stessa cosa non si può dire, purtroppo, per altre realtà aziendali, dove a volte anche il semplice utilizzo di elmetti di protezione o scarpe antinfortunistiche viene lasciato un po’ al caso, conferendo solo una piccola parte del loro budget a quella che è la formazione dei lavoratori sulla sicurezza.
Quest’ultimo è un aspetto di cui non si può non tenere conto, dato che i costi in materia di formazione sulla salute e sicurezza in un luogo di lavoro, sono da considerarsi come degli investimenti veri e propri, che se ben attuati possono generare nel medio-lungo termine un risparmio dovuto al minor manifestarsi di incidenti ed infortuni, anche di grave entità.
All’interno di un luogo di lavoro, a quale soggetto è conferito l’obbligo di formare i dipendenti? Sicuramente grande importanza l’assume il datore di lavoro, ma non bisogna dimenticare anche il ruolo che hanno in materia di prevenzione i rappresentanti dei dipendenti e gli stessi lavoratori; chiunque lavora in un’azienda, che sia di piccole o medio-grandi dimensioni, deve tenere presente l’importanza di essere informato sui rischi per la propria sicurezza e per le altre persone che lavorano insieme a lui.
Il lavoratore deve essere responsabilizzato e prendere coscienza di quello che è necessario fare per scongiurare il rischio di un incidente. Per questo, quando si parla di formazione in materia di sicurezza sul lavoro bisogna che tutti i componenti siano adeguatamente preparati; tale ragionamento deve essere proprio di ogni azienda, anche delle più piccole.. ritenere di risparmiare su questa tematica, può diventare un clamoroso autogol per il futuro.
Ovviamente non va dimenticato il ruolo fondamentale che ha lo Stato italiano, che deve avere dei regolamenti e delle leggi specifiche per le varie categorie di rischio, e anche il ruolo dell’Europa stessa, che dovrebbe trovare il modo di ideare una normativa unica in materia di sicurezza sul lavoro, in modo da non creare disparità o differenze importanti tra i vari paesi membri.
In ogni caso a livello della singola realtà aziendale, sappiamo quanto importante diventa il ruolo di un manager in materia di sicurezza dei lavoratori. Ecco perché la loro formazione deve essere impeccabile anche sotto questo punto di vista, e non solo a livello di competenze relative alla gestione economica. Essere formati su questa materia consentirà a loro stessi di divulgare con maggiore enfasi a tutti i lavoratori le buone norme ed i comportamenti che si devono tenere, creando un effetto di contagio benefico che si diffonderà su tutti i componenti aziendali.
Quali devono essere le caratteristiche delle norme di sicurezza all’interno di un luogo di lavoro?
Quali sono le problematiche che si possono incontrare in materia di formazione sulla sicurezza dei lavoratori? Lo abbiamo chiesto a Paolo Zaneboni, titolare di Studio Zaneboni, società che eroga servizi di consulenza anche in materia di formazione e sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro. Questi, in breve, i punti di cui tenere conto.
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