ECDL diventa ICDL tutte le novità sulle nuove direttive e certificazioni

Novità importanti per chi vuole conseguire la Patente Europea del Computer, soprattutto per quanto riguarda l’attestato finale.

Il percorso di formazione necessario per ottenere la Patente Europea del Computer è pronto a vivere una fase di profondo cambiamento. La novità si nota già a partire dalla denominazione, che passa dal classico ECDL (European Computer Driving Licence, la patente europea del computer) al nuovo ICDL (International Certification of Digital Literacy), già adottato in diversi altri paesi al di fuori dell’Europa.

Un cambiamento non solo formale, ma sostanziale

La trasformazione della ECDL nella moderna ICDL non è soltanto a livello formale, ma va ben oltre e sintetizza una pura evoluzione a livello europeo. Entrando nei particolari, è possibile constatare una trasformazione dei moduli, che possono contare su una nuova articolazione in un’evoluzione graduale che coinvolge anche l’Italia. Ad ogni modo, le certificazioni tanto utili e richieste da numerosi operatori del settore continuano ad essere distribuite regolarmente. Solo nel nostro paese, circa 2 milioni e mezzo di persone necessitano di una serie di competenze per l’utilizzo di sistemi tecnologici o informatici. Una certificazione di questo tipo costituisce un autentico lasciapassare per una lunga serie di impieghi. L’attività non vive, dunque, un totale stravolgimento, ma più che altro un’evoluzione verso il meglio. L’acronimo della sigla pronta ad entrare in vigore è International Certification of Digital Literacy, ossia certificazione internazionale dell’alfabetizzazione digitale. Di conseguenza, l’AICA, l’associazione che si occupa in Italia dell’approfondimento delle conoscenze informatiche, vuole uniformare un riconoscimento del genere col resto del mondo.

L’importanza attribuita alle nuove conoscenze digitali

Al giorno d’oggi, possedere una serie di conoscenze digitali estremamente avanzate può fare la differenza per ogni figura lavorativa. Tale concezione è arrivata fino ai vertici dell’Unione Europea, sempre alla ricerca di profili in grado di soddisfare determinate esigenze nell’ambito digitale. Tra le numerose direttive, la neonata ICDL sembra intenzionata a rilasciare una serie di nuove linee guida per i vari operatori a livello nazionale. Quattro saranno le aree nelle quali sono state localizzate competenze di questo genere. La prima è improntata ai servizi del cittadino digitale, la seconda si focalizzata sullo studente digitale, la terza sulla forza lavoro e la quarta sull’incremento del valore professionale. I nuovi moduli verranno introdotti con gradualità presso i centri italiani, al fine di non provocare alcun genere di stravolgimento ai progetti già avviati dal precedente ECDL, sia di carattere didattico che sotto l’aspetto puramente formativo. Con tali prerogative, la nuova certificazione digitale sembra così destinata ad essere protagonista di una rivoluzione silenziosa e non repentina, ma con benefici tangibili per tutti coloro che si approcciano alle moderne professioni di matrice informatica.

L’obiettivo di indirizzare figure ben formate verso il mondo del lavoro

Il vero obiettivo della trasformazione della ECDL nella moderna ICDL sembra quello di creare un tramite immediato fra il mondo della scuola e i vari settori lavorativi. Ciò viene ampiamente sottolineato anche dalle recenti dichiarazioni del presidente dell’AICA, Giovanni Adorni, che ha manifestato la prospettiva di proiettare il concetto di digital literacy sia verso l’aspetto tecnico, sia verso un utilizzo corretto e consapevole dei contenuti digitali. Al tempo stesso, il direttore dello stesso ente Paolo Schgör parla di un periodo di sostanziale rinnovo dell’accordo in essere fra il Ministero della Pubblica Istruzione e l’AICA stessa, con una formazione di base improntata ad un maggiore sviluppo delle capacità di critica. Tali prerogative vengono ampiamente confermate anche dalle modifiche che potrebbero essere messe in atto per gli altri certificati distribuiti a livello nazionale, tra i quali l’EUCIP/e-CFplus riservata ai professionisti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).